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“…unico luogo di formazione, per le Professioni Sanitarie, le Università e le Facoltà di Medicina e Chirurgia…” (di Giovanni Cavinato – Dottore in Fisioterapia – Presidente RIR*)

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Replica alle Considerazioni sull’articolo pubblicato in data 1/05/2020 su “Riabilitazione info”

In relazione alla figura del massofisioterapista, che, come si afferma nella missiva dei rappresentanti FNCM e FIMFT pubblicata su Riabilitazione Info (i massofisioterapisti continueranno a svolgere le attività previste dal proprio profilo…” di Donato Cavalluzzo* e Giacomo Russo**), risulta iscritto ad Albo afferente all’Ordine TSRM PSTRP, con riferimento al suo riconoscimento di equivalenza o equipollenza al Fisioterapista, in ottemperanza al D.M. 20 luglio 2000 e al DPCM 26 luglio 2011, si ritiene di non aver esternato nulla di lesivo della sua immagine.

Come ben si legge, il richiamo espresso si riferisce a “diverse figure” non appartenenti ad alcun Albo, richiamo che esclude, di fatto, qualsiasi riferimento a specifiche professioni e se è questo il passaggio che viene posto a oggetto di contestazione, si ritiene che sia stato interpretato male, congetturando colpe di fatto inesistenti, contestazione che meriterebbe quindi delle scuse.

Il riferimento alle scuole non universitarie, private, che sfornano massaggiatori di ogni risma, è diretto al fatto che le Leggi, nella missiva ostentatamente citate, non ultima la legge 3 del 2018, come la 43 del 2006, la 42 del 1999 e diversi altri richiami, impongono la chiusura delle Scuole private per la formazione di professionisti sanitari, siano essi anche di mero interesse sanitario, indicando come unico luogo di formazione, per le Professioni Sanitarie, le Università e le Facoltà di Medicina e Chirurgia. Altresì stabilendo un percorso ad “esaurimento” di detti professionisti, che, però, paradossalmente, non avverrà mai, se dette scuole non chiuderanno una volta per tutte i battenti. Almeno in questo si ritiene possa esserci assenso.

Per quanto finora precisato, non si ritiene pertanto di aver leso in alcun modo i professionisti sanitari o di interesse sanitario, che si trovano regolarmente iscritti all’Albo e afferenti all’Ordine TSRM PSTRP a cui viene fatto riferimento, in quanto, si ribadisce, l’affondo era diretto esclusivamente ai non aventi Albo.

Non merita nessuna replica, quindi, l’accusa di aver esternato commenti e affermazioni, che possano ledere fortemente l’immagine di questi professionisti, interferendo anche sugli interessi lavorativi dei medesimi., se non il rammarico per il fatto che gli Autori della missiva si siano sentiti chiamati in causa.

Non di meno sarebbero auspicabili, da parte loro, delle scuse altrettanto ufficiali e diffuse, risultando, le loro dichiarazioni, al limite della calunnia, e ulteriormente appesantite dalla minaccia di denuncia all’Ordine, per aver messo fortemente in discussione anche il ruolo di vigilanza di un Organo sussidiario dello Stato quale è la Federazione Nazionale Ordini dei TSRM e PSTRP.”

Tuttavia, una sua chiamata in causa potrebbe essere utile, per ricordare, a tale Istituzione, proprio il suo dovere di “vigilanza e controllo”, unitamente alla costante tutela delle “vere” Professioni Sanitarie ad essa afferenti, richiamo che non potrebbe che far bene.

* Registro Nazionale delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione – www.rir.it

 

Postato il 5 maggio 2020