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L’Ordine: una conquista fondamentale per la Professione (di Angelo Giovanni Mazzali, Dottore in Fisioterapia)

 

L’Ordine: una conquista fondamentale per la Professione

Angelo Giovanni Mazzali – Dottore in Fisioterapia  – Commissario Straordinario Presidente – OFI Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese

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Egregio Direttore,

vorrei condividere con lei e con i Colleghi che vorranno leggermi, alcune considerazioni in continuità al suo articolo “Affinché i “NO-ORDINE” sappiano……”, pubblicato nel suo Blog il 16 dicembre del 2021.

Cari Colleghi, ci siamo…, tra pochi giorni vedrà la luce il nostro primo Ordine d’Italia, l’OFI Interprovinciale di Milano e, a seguire nelle settimane successive, tutti gli altri Ordini andranno al voto.

Ho il desiderio di comunicare, a tutti i Colleghi, un messaggio positivo e spiegare l’importanza del traguardo raggiunto, in questo momento di mio congedo come Commissario Straordinario Territoriale.

Per molti l’Ordine rappresenta una tassa, e la percezione è che non abbia una reale e tangibile utilità. Ma, se lo si analizza senza pregiudizi, è tutt’altro e mi piacerebbe poter spiegare l’enorme rilievo che esso ha per la nostra Professione.
Non è ancora di fatto istituito il nostro Ordine, ora siamo in fase commissariale, ma questo non impedisce di poter fare comunque alcune considerazioni.

Per comprendere l’importanza dell’Ordine, basta leggere il suo DM istitutivo per rendersi conto che ci troviamo ad un punto di svolta.

Infatti l’art. 2 comma 3 recita: “Il Presidente della Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista è membro di diritto del Consiglio superiore di sanità”. Ciò significa che dal 15 dicembre 2022, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto istitutivo citato, un FISIOTERAPISTA siede DI DIRITTO nel Consiglio Superiore di Sanità; la nostra Professione fa parte dei “Consiglieri” del Ministro della Salute. E’ una conquista fondamentale: esserci di diritto sulle questioni che ci riguardano, è cosa ben diversa dal chiedere di essere auditi.

E’ cosi anche a livello territoriale. In Regione Lombardia, nella nuova legge 22/2021, all’art 2 comma 1, l) ter, si recita che è necessario il “consolidamento dei rapporti con gli Ordini professionali sanitari”. Questo significa che per normativa si deve andare verso un consolidamento dei rapporti e che per diritto l’Ordine deve essere interpellato. E’ una situazione nuova su tutti i livelli, che ci pone in “essere per diritto”, in quanto Ente sussidiario dello Stato. In precedenza le Associazioni maggiormente rappresentative non avevano questa possibilità e la strada per l’interscambio con i decisori era molto più ardua.

Queste considerazioni sono state confermate già nella fase commissariale, dove, seppur in fase di transizione, siamo riusciti, prima della tornata elettorale regionale, ad organizzare un evento con candidati bipartisan, per incominciare con loro un confronto e una sinergia di intenti sul ruolo del Fisioterapista nel nostro Sistema Sanitario lombardo.

Questo è avvenuto soprattutto in completa sinergia con gli altri Ordini della Regione, con i quali abbiamo stretto già intensi rapporti e si auspica, dopo la tornata elettorale, di lavorare in stretta collaborazione.

Non è mancato, in questo periodo, anche il dover prendere posizionamento nei confronti di una annosa situazione vicina alla nostra figura professionale, che ci vede, in errata contrapposizione per carenza normativa, con il massaggiatore capo-bagnico (MCB).

Doveroso è stato il Comunicato Stampa, riguardo al problema, divulgato dai 4 Ordini dei Fisioterapisti lombardi, a difesa della Professione, di due settimane fa.

Non possiamo dunque dire che la tornata elettorale sia stato l’unico impegno dei Commissari. L’avere un Ordine proprio non ha periodi di latenza e la Professione ha già atteso troppo per poter attendere ancora.

L’Ordine è questo e molto altro, ma resta Ente sussidiario dello Stato. Deve pertanto osservare l’impianto normativo che richiede specifiche strutture e i requisiti tipici dell’Ente pubblico. Questi hanno purtroppo un costo, necessario a sostenere il rispetto delle regole che sottendono l’Ente pubblico.

Personalmente guardo al nostro futuro ordinistico con estremo entusiasmo; soprattutto per quanto riguarda in particolare l’Ordine interprovinciale di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese, che nasce dalla fusione di 3 Ordini preesistenti, raggiungendo un numero considerevole di iscritti, quasi 7700, il secondo più grande d’Italia.

Una realtà che permetterà, qualunque sia il Consiglio Direttivo che uscirà vincitore dalle prossime elezioni, di governare un Ente i cui conti sono solidi e così favorire anche un cambio di programmi, creando un Ordine non impalpabile, ma anche erogatore di servizi per gli iscritti e per i cittadini.

Tutto ciò ovviamente dipenderà dalla volontà di chi governerà, ma, come Commissari, siamo consci che, per come abbiamo impostato la tassa di iscrizione annuale, l’Ordine interprovinciale di Milano avrà tutte le possibilità di effettuare un cambio di passo importante, nonostante gli aumenti dei costi e un Ordine da creare da zero.

Un cambio di passo che la nostra Categoria sì aspettava in realtà già dalle precedenti nostre Commissioni d’Albo, ma che mai si è potuto realmente effettuare, a causa dei Consigli Direttivi degli Ordini TSRM e PSTRP, che detenevano il potere esecutivo e la rappresentanza reale di quell’Ordine.

Quanto appena descritto è fondamentale, per spiegare il presunto immobilismo degli Albi; molti Colleghi purtroppo non sono a conoscenza dei rapporti gerarchici che esistono in un Ordine, ma sappiano che il Presidente della nostra Commissione d’Albo, per il Regolamento dell’Ordine TSRM e PSTRP in cui eravamo inseriti, non aveva la possibilità né di prendere visione del proprio Albo, né di mandare una semplice mail senza l’OK o la doppia firma da parte del Presidente dell’Ordine TSRM in questione.

Diviene dunque più facile capire le difficoltà nella programmazione di iniziative e nella gestione delle risorse, che non erano autodefinite, ma stabilite dal Consiglio Direttivo TSRM inizialmente e successivamente dal Consiglio multiprofessionale.

L’Ordine, che, ricordiamo, si costituirà per la prima volta dopo questa prima tornata elettorale, per la Professione, per i Cittadini e per gli Iscritti può essere veramente una “Ferrari”, ma come tutte le fuoriserie che garantiscono grandi prestazioni, necessiterà di attenzione, di vicinanza e cura, perché dovrà essere guidato a regola d’arte e preservato da qualunque incidente

Proprio per questa motivazione chiedo a tutti gli iscritti di recarsi a votare.

Abbiamo predisposto, con non poche difficoltà organizzative, un seggio elettorale in un tour di 9 luoghi su tutto il territorio lombardo. Forse prima esperienza in Italia, in cui viene fatto un tour così lungo e diversificato, per permettere a più persone possibili di recarsi al voto e cercare di superare la scarsa affluenza delle elezioni precedenti.

Essendo candidato, oltre all’esortazione al voto, vi chiedo di prendere visione delle nostre idee e progetti che da più di un anno stiamo, in un gruppo veramente affiatato e compatto, studiando e trovando le modalità per la loro “messa a terra” reale.

Buon voto e buona visione, se ritenete, di www.riuniamoci.it

Una caro saluto a tutti i Colleghi.