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Ordine Fisioterapisti e lotta all’abusivismo: primi segnali (di Romualdo Carini, Fisioterapista e Giornalista Pubblicista – Responsabile Blog)

Si pubblica, per conoscenza dei Colleghi che vivono ed esercitano in altre Regioni, ma anche del settore della Riabilitazione in generale, questo tempestivo ed opportuno COMUNICATO, a firma congiunta dei 4 Colleghi Commissari Straordinari Presidenti dell’OFI interprovinciale di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio, Varese, dell’OFI di Brescia e Mantova, dell’OFI di Bergamo e dell’OFI di Pavia.

Comunicato che “rimette al suo posto”, la figura del massaggiatore capo-bagnino degli stabilimenti idroterapici, dopo le quantomeno singolari dichiarazioni (promesse? intenzioni?), da campagna elettorale, del Presidente della III Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia ad un membro dell’Associazione Italiana Massoterapisti e pubblicate, il 6 febbraio scorso, su “Varesenews”, quotidiano online della provincia di Varese.

Visto il periodo preelettorale è facile essere fraintesi e facilmente strumentalizzabili, ma è stato giusto chiarire che, se si vuole parlare di Riabilitazione e Fisioterapia in particolare, lo si dovrà fare unicamente con noi.

Sarà bene quindi che il neonato Ordine dei Fisioterapisti consideri, da subito, l’importanza di verificare la correttezza delle informazioni che possono circolare (o fatte circolare) circa le nostre competenze e quelle di altre “figure”, presenti sul mercato, che si propongono (o autoreferenziano) per cure fisioterapiche.

A nostra tutela, ma soprattutto a tutela del Cittadino/Utente che necessita di tali cure, al fine di aiutarlo a “mettere la propria salute nelle mani giuste”.

Avremo modo di parlarne ancora.

 

OFI – COORDINAMENTO REGIONE LOMBARDIA

ORDINI FISIOTERAPISTI

Milano 06 Febbraio 2023

COMUNICATO STAMPA

Gli Ordini dei Fisioterapisti lombardi apprendono con stupore le dichiarazioni rilasciate a Varesenews, in data 1 febbraio 2023, dal Consigliere regionale Emanuele Monti, attuale Presidente della Terza Commissione Sanità e Politiche sociali di Regione Lombardia e candidato alle imminenti elezioni amministrative regionali.

Dall’articolo titolato Monti incontra i massoterapisti: “Va potenziata l’integrazione degli Mcb con l’offerta sanitaria”, apprendiamo che nelle intenzioni politiche del candidato vi è quella di impegnarsi per “…rafforzare l’integrazione…” della figura del massaggiatore capo bagnino (Mcb) con le altre figure sanitarie e in particolare con quelle impegnate nelle strutture territoriali quindi Case ed Ospedali di Comunità.

In prima istanza, è importante ricordare come il Mcb, contrariamente a quanto riportato nell’articolo, non possa essere definito come una figura professionale ma, bensì, come un soggetto che esercita “un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie”.

In secondo luogo, la proposta di inserimento di questa figura potrà essere solo successiva e subordinata ad un serio confronto con gli Ordini della professione sanitaria di Fisioterapista che, da Enti sussidiari dello Stato, vanno coinvolti sia in tema di eventuale inserimento di dette figure, sia in merito alle mansioni da attribuire. Ricordiamo, al riguardo, che i MCB svolgono mansioni subordinate alla presenza di figure sanitarie, come il Fisioterapista; tuttavia, allo stato attuale, la professione sanitaria di Fisioterapista non è inserita in maniera obbligatoria nelle Case e negli Ospedali di Comunità.

La preoccupazione aumenta alla luce del fatto che nell’articolo si dichiara come, in Regione Lombardia, l’inquadramento della figura sia chiaro, quando, proprio su sollecitazione e interrogazione dell’attuale Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (allora Commissione d’Albo Nazionale), Regione Lombardia demandava a livello nazionale l’attribuzione delle competenze di tale figura. Attualmente vi è un tavolo ministeriale per definire i campi di applicazioni e le mansioni, ancora non specificate dal decreto regio del 1927 che sorregge la figura, che tali lavoratori possano fare in ausilio e non in sovrapposizione con altre professioni sanitarie. Solo dopo un serio percorso istituzionale potremo capire, da cittadini e professionisti, se questa proposta possa avere una benché minima sostenibilità giuridica o se si tratta solo di strategia elettorale.

Angelo Giovanni Mazzali – OFI – CST Presidente Ordine Interprovinciale Milano

Anna Maria Roversi – OFI – CST Presidente Brescia Mantova

Simone Ruggeri – OFI – CST Presidente Ordine Bergamo

Susanna Verlini – OFI – CST Presidente Ordine Pavia