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Sostiene, un conosciutissimo proverbio, che, prima o poi, “tutti i nodi vengono al pettine” e credo sia superfluo spiegarne il significato.
Ora, sembra che da qualche tempo questa “regola di vita” (chiamiamola così), si stia accanendo con l’osteopatia e gli osteopati.
Circa un paio di mesi fa, infatti, ecco la notizia dell’improvvida (e giustificata terapeuticamente?) “manipolazione osteopatica” praticata, da un sedicente professionista di questa “scienza”, al collo del giornalista Andrea Vianello, ex Direttore di RAI3, con conseguente, a quanto pare, ictus provocato.
Vicenda che la vittima ha fatto diventare di dominio pubblico, con un effetto deflagrante non solo nel nostro settore, ma, probabilmente, anche presso quegli sbandierati 10 milioni di nostri concittadini che, qualcuno sostiene, si fanno curare con l’osteopatia.
Un primo ingarbugliato “nodo al pettine”.
Nodo ripreso e meticolosamente “sgroppato”, con un articolo pubblicato su IL FOGLIO di martedì 18 febbraio scorso, dal Prof. Enrico Bucci e dal Dott. Salvo Di Grazia, dal titolo emblematico: “I pericoli dell’osteopatia. Una pseudoscienza che non cura e che non riguarda solo le malattie delle ossa, ma che può provocare seri danni (come dimostra la storia di Andrea Vianello)”.
Qualche tempo dopo, ecco “venire al pettine” un secondo più che imbarazzante “nodo”.
L’altrettanto improvvido (e francamente scioccante) articolo, pubblicato l’11 marzo scorso, ma subito prontamente rimosso, su un sito di osteopati, dal titolo “Coronavirus: come può essere utile l’osteopatia”,nel quale un altro sedicente professionista di questa “scienza”, raccomandava, per combattere questa pandemia, di lavorare “osteopaticamente” sulla mobilità del torace, in quanto “Si sta morendo perchè c’è un importante blocco della mobilità toracica che impedisce la respirazione, soprattutto nei soggetti anziani”….”Ci sono delle tecniche che aiutano le vertebre a liberarsi dall’articolazione costo-vertebrale e a riacquistare la ottimale mobilità del torace”….e proponeva un video. Inoltre, continuava affermando che “Bisogna ricordare che l’elasticità toracica è anche strettamente legata all’idratazione…..omissis….perché nasciamo nel liquido amniotico e moriamo cenere, dunque per disidratazione in un processo inevitabile, fisiologico. Tuttavia si può fare qualcosa: idratiamoci!”…..omissis…..”….la corretta idratazione non si fa con l’acqua, bensì con frutta, verdura cruda e tisane”…“Queste ultime, bevute calde, possono essere molto utili perché, da quanto si è appreso, il Coronavirus non resiste a temperature superiori a 27 gradi, oltre al fatto che….”. (vedi Allegato Segnalazione Articolo)
Inevitabile il fuoco d’artiglieria del nostro settore, sulla professione diventata sanitaria “per grazia ricevuta”, a suo tempo, con la legge 3/2018 (“Osteopatia e Coronavirus-19 – Comunicato a cura del Gruppo di Terapia Manuale e Fisioterapia Muscoloscheletrica – GTM – AIFI”, “Osteopatia: è il momento di fare chiarezza, l’emergenza Covid19 non ammette zone d’ombra – di Filippo Maselli e Firas Mourad”, “L’osteopata, professione sanitaria “per grazia ricevuta”, i pericoli dell’osteopatia e quel parere….”acquisito” e non “subordinante”….di Romualdo Carini, Fisioterapista e Giornalista Pubblicista – Responsabile Blog”); professione che ha cercato in qualche modo di parare i colpi e correre, però con poca fortuna, ai rifugi, scusate….ai ripari (“Caro fisioterapista scettico, le scrivo di Michela Podestà e Gabriele Tulliani – Osteopati”, “Caro osteopata esclusivo, le rispondo di Simone Scaglioni – PT, OMPT, DMT (USA).
A marzo terzo “nodo”, venuto “al pettine”.
Si è ora finalmente mosso anche l’Ordine dei TSRM-PSRTP, a cui fa capo, fra gli altri, anche l’Albo dei Fisioterapisti; Ordine che ha provveduto ad inviare, al Direttore Generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn, dott.ssa Rossana Ugenti del Ministero della Salute, una segnalazione relativa al secondo “nodo” citato, segnalazione che, denunciando “….la fragilità scientifica delle affermazioni in esso contenute, ritenendolo potenzialmente pericoloso per la salute degli individui….” richiede di “….attivare le verifiche del caso ed effettuare gli interventi che risultassero necessari”.
Contemporaneamente, quasi a corollario, è stata anche inviata una “contestazione-diffida” ad una Associazione di sedicenti professionisti di questa “scienza” (segnalata anche questa alla Dott.ssa Ugenti), con riferimento a quanto da loro sostenuto in un Comunicato Stampa, datato 21 marzo, dal titolo “Il ruolo degli Osteopati a sostegno della salute”, pubblicato sul sito www.informazione.it.
In esso, in tema di compartecipazione degli osteopati alla gestione di fattispecie connesse all’emergenza di Covid-19, per la prevenzione dei contagi e delle recidive, oltre che al recupero psico-fisico negli esiti di varie malattie, si pubblicizzava “….l’azione a salvaguardia della salute da parte dell’osteopatia esclusiva, non viziata cioè da una visione distrettuale e sintomatica di stampo fisioterapico”.
Affermazione che, ha contestato l’Ordine TSRM-PSTRP, “….contraddice ai necessari canoni di correttezza e di equilibrio che devono essere osservati attentamente da tutti coloro che si richiamano all’ambito sanitario”, perchè si configura come ”…..adozione di comportamenti incauti e infondatamente ostili verso altre figure professionali….”.
A quando il prossimo “pettine”?
In allegato, per opportuna conoscenza e verifica di chi è interessato, i documenti citati.
ALLEGATI
Diffida-FNO-TSRM-e-PSTRP-su-comunicato-ADOE
Postato il 14 aprile 2020